Fabio Storchi, Presidente di Federmeccanica: «Compiuto, insieme al Sindacato, un primo e importantissimo passo verso un vero e proprio Rinnovamento Contrattuale. Ipotesi di accordo che riconosce garanzie salariali di base ai lavoratori e che rende il welfare centrale nell’impianto del contratto»
Roma, 26 novembre 2016 – E’ stata sottoscritta oggi, al termine di un percorso negoziale durato più di un anno, l’ipotesi di accordo per il Rinnovamento del Contratto Collettivo di Lavoro dei metalmeccanici e degli Installatori di Impianti.
Il Presidente di Federmeccanica Fabio Storchi commenta così la sottoscrizione di un’intesa che è stata difficile da raggiungere ma che ha portato rilevanti novità dal punto di vista normativo e culturale:
«Oggi abbiamo compiuto un primo e importantissimo passo verso un vero e proprio Rinnovamento Culturale e lo abbiamo fatto insieme al Sindacato. E’ stato confermato il ruolo cardine del Contratto Nazionale a garanzia e tutela dei lavoratori rinviando gli aumenti salariali in azienda, dove si produce la ricchezza. E’ una svolta perché si avvia una nuova fase di collaborazione superando ogni divisione. Questo è l’inizio della via italiana alla partecipazione. E’ stata trovata una soluzione equilibrata che risponde alle esigenze delle imprese e che soddisfa i bisogni dei lavoratori».
«Abbiamo sempre pensato - prosegue Storchi - ad un contratto che riconoscesse garanzie salariali di base ai lavoratori e che rendesse il welfare centrale, passando anche da un concetto di puro costo a quello di investimento sulla persona attraverso la formazione. Ora questo schema è l’ossatura del nuovo contratto. Siamo soddisfatti. La settimana prossima presenteremo al nostro Consiglio Generale questa ipotesi».
Angelo Carlini, Presidente di ASSISTAL sottolinea la valenza di questo accordo per la tutela delle imprese e delle persone: «Questo contratto ci consente di massimizzare i benefici per i lavoratori a costi sostenibili per le imprese grazie all’utilizzo di strumenti innovativi come il welfare. Si realizza un collegamento chiaro e forte tra salari e produttività definendo con precisione i confini ed i ruoli dei diversi livelli. Abbiamo sottoscritto un’ipotesi di accordo che ci consente di affrontare la situazione ancora difficile che le nostre imprese stanno vivendo ma con uno sguardo rivolto al futuro. Inoltre abbiamo fatto un passo avanti verso l’obiettivo di chiarire meglio l’istituto della “trasferta”, che molti problemi applicativi ha posto anche nel recente passato. Abbiamo anche affrontato il tema del “cambio appalto” nei pubblici servizi, al fine di ottimizzare le esigenze sia delle imprese uscenti sia delle imprese entranti, il tutto anche a tutela della conservazione delle professionalità dei nostri dipendenti».
Federmeccanica e Assistal presenteranno l’ipotesi d’Accordo ai rispettivi organismi direttivi nei prossimi giorni.
Di seguito alcuni degli aspetti qualificanti del nuovo CCNL
- Durata del contratto 4 anni: 2016-2019.
- A partire dal 2017 riconoscimento dell’inflazione ex post anno su anno e non più ex ante, evitando così in futuro ogni possibile scostamento tra inflazione prevista e quella reale, come quello verificatosi nel triennio 2013-2015, per effetto del quale non sono stati previsti incrementi retributivi nel 2016 a parziale compensazione.
- Gli incrementi retributivi decorreranno dal mese di giugno di ciascun anno e non da gennaio come previsto dal sistema precedente.
- Verranno garantiti i minimi contrattuali che saranno la base di calcolo alla quale applicare gli adeguamenti retributivi, superando in tal modo il valore punto e ogni forma di retribuzione convenzionale.
- Assorbimento degli incrementi retributivi individuali riconosciuti dal gennaio 2017 e degli elementi fissi collettivi della retribuzione eventualmente previsti dalla contrattazione aziendale successivamente a tale data con esclusione degli elementi retributivi legati alla prestazione (straordinari, notturno, etc.).
- I premi di risultato aziendali saranno totalmente variabili.
- Riconoscimento dell’assistenza sanitaria integrativa gratuita a tutti i dipendenti ed ai loro familiari (anche conviventi di fatto) a partire da ottobre 2017.
- Rafforzamento della previdenza complementare portando il contributo aziendale al fondo Cometa dall’1.6% al 2% della retribuzione a far data dal giugno 2017.
- Corresponsione a titolo di una-tantum di 80 euro lordi, con la retribuzione del mese di marzo 2017.
- Introduzione del welfare aziendale: 100 euro a partire dal giugno 2017, 150 euro a partire dal giugno 2018 e 200 euro a partire dal giugno 2019.
- Diritto soggettivo alla formazione per 24 ore di cui 2/3 a carico delle Aziende nel triennio 2017-2019 per i lavoratori non coinvolti in piani di formazione, con un contributo aziendale fino ad un massimo di 300 euro. Modernizzazione e razionalizzazione del diritto allo studio funzionale all’accrescimento culturale dei collaboratori.
- Previsione di forme innovative di partecipazione sulla sicurezza sul lavoro anche attraverso il coinvolgimento dei dipendenti in un’ottica di prevenzione.
- Affermazione della centralità delle politiche attive e valutazioni di possibili azioni comuni per l’occupabilità.
- Semplificazione e miglioramento di importanti parti normative rispondendo ai bisogni dei lavoratori ed alle esigenze organizzative delle imprese (legge 104, congedi parentali, permessi retribuiti, orario di lavoro, trasferte e trasferimenti).
- Avvio di un percorso sperimentale sull’inquadramento finalizzato all’adeguamento del sistema classificatorio con i cambiamenti del lavoro legati anche alla quarta rivoluzione industriale.